sabato 31 maggio 2014

VETRO e ISOLAMENTO ACUSTICO


VETRO e ISOLAMENTO ACUSTICO
Il vetro, ricoprendo la maggiore superficie di un serramento, svolge un ruolo fondamentale nell’isolamento acustico. Una premessa è d’obbligo. In questo articolo mi limiterò semplicemente a descrivere in che modo la scelta di un vetro piuttosto che un altro può migliorare la prestazione acustica del serramento. Vista la complessità del tema, inoltre, non è mia intenzione affrontare la propagazione del suono.
E’ ovvio, che anche il miglior serramento con il vetro più performante presente sul mercato, se mal posato serve a ben poco. Tra l’altro, una corretta posa in opera del serramento, con un applicazione studiata, è condizione imprescindibile per garantire in cantiere i valori raggiunti in laboratorio.
Vetro e isolamento acustico
Un vetro singolo da 4 mm ha un potere fono-isolante Rw di circa 25 dB, troppo pochi per riposare tranquillamente. Aumentando lo spessore del vetro aumentano anche le prestazioni acustiche.
Ovviamente un vetro spesso 20 mm, nonostante abbia un potere fono-isolante Rw  di circa 33 dB è sconsigliabile, poiché peserebbe 50 Kg per m2 e non isolerebbe granché dal punto di vista termico. Il valore di trasmittanza termica Usarebbe di 5,3 W/m2K.
Vetro e abbattimento acustico
Un vetro camera standard, con doppia lastra di egual spessore, ad esempio un 4:-16-4, ha un potere fono-isolante Rw di circa 34 dB. Aumentando lo spessore delle lastra e passando ad esempio a un 6:-16-6, il potere fono-isolante Rw migliora leggermente fino a 36 dB. Un 8:-16:8, invece, ha un potere fono-isolante Rw  di 41 dB.
Vetro camera isolamento acustico
Un vetro camera standard, sempre con doppia lastra ma di spessori differenti, ha un comportamento migliore dal punto di vista dell’isolamento acustico. Ad esempio un 4:-16:6 ha un potere fono-isolante Rw  di circa 36 dB. Un vetro camera 6:-16-8 ha un potere fono-isolante Rw  di 38 dB. Infine, un 6:-16:10 ha un potere fono-isolante Rw  di 39 dB.
Il miglioramento, per quanto minimo, è molto significativo poiché il dB esprime secondo una scala logaritmica in base 10 il rapporto tra due grandezze omogenee.
Dagli esempi fatti sopra è chiaro che, piuttosto che aumentare lo spessore delle singole lastre è preferibile usare lastre con spessori differenti.
Vetri e isolamento acustico
Un ulteriore miglioramento delle prestazioni acustiche di un serramento è possibile inserendo vetri accoppiati mediante uno spessore variabile di PVB, polivinilbutile, in grado di smorzare le vibrazioni sonore, migliorandone il potere fono-isolante  Un vetro camera così composto, 4:-16:44.2, ha un potere fono-isolante Rw di 40 dB. Un vetro camera 6:-16:44.2 ha un potere fono-isolante Rw  di 42 dB. Infine, un 44.2:-18:44.2 ha un potere fono-isolante di 45 dB. Un vetro 44.2 è un vetro accoppiato, composto da due lastre da 4 mm unite tra loro mediante uno strato plastico di 0,72 mm. Un vetro stratificato, paragonato a uno monolitico di egual spessore, consente un aumento delle prestazioni di circa 3-5 dB.
Andare oltre i 45 dB è ovviamente possibile, ma parliamo di soluzione tecniche avanzate non alla portata di tutti i giorni. Molto dipende, come è gusto che sia, dalla destinazione d’uso dell’edificio nonché della sua localizzazione.
Per completezza, infine, il potere fono-isolante di un serramento Rè sempre espresso in dB, indicato con un valore numerico, seguito da due valori numerici tra parantesi che sono dei fattori di correzioni di Rin presenza di particolari sorgenti sonore, rumore rosa e rumore da traffico urbano.
Il modo corretto per indicare il potere fono-isolante di un serramento è il seguente:  Rw34 (-2;-6) dB.
I valori riportati sono ovviamente indicativi, volti più che altro a essere d’aiuto nella scelta del vetro. I valori prendono in considerazione sempre lo stesso serramento e la stessa frequenza in Hz.
Infine, come di consueto, ecco a voi dei piccoli accorgimenti per migliorare l’abbattimento acustico di una superficie vetrata:
- Scegliere lastre con spessori superiori a 6 mm. Il potere fonoisolante è proporzionale alla massa;
- Optare per vetri camera composti da lastre di spessori differenti;
- Per migliorare ulteriormente le prestazioni, consiglio che almeno una delle lastre sia costituita da un vetro stratificato;
- Preferire un canalino distaziatore in materiale elastico e non metallico;
- Scegliere intercapedini di spessori elevati;
E per finire, ovviamente, un’accurata posa in opera!

venerdì 30 maggio 2014

Le finestre in legno e i loro plus

Finestra in legno:
uno studio ne svela tutti i plus.

Finestre e impatto ambientale.
I risultati dello studioVertice della Finestra in LegnoFinestre e impatto ambientale.

Quale impatto hanno le nostre finestre sull'ambiente? qual è il materiale più green per i serramenti? A queste domande ha dato risposta una recente indagine condotta da un'equipe di esperti guidati dal CERT (Centro di Certificazione e Test) di Treviso, che ha preso in esame le tre tipologie di materiali più diffuse per la realizzazione delle finestre:  legno, pvc e alluminio.























Un'indagine unica nel suo genere quella realizzata sui materiali usati negli infissi e sull'impatto ambientale nell’arco del loro ciclo di vita. 
A promuoverla,nel 2012, è stato il Gruppo LegnoFinestraItalia, l’Associazione di Prodotto nata su iniziativa di una quarantina di realtà tra produttori e aziende di filiera, impegnate a promuovere i valori di qualità produttiva dei serramenti in legno, segno dell'eccellenza del Made in Italy.























I risultati dello studio
Nel campo dei serramenti, sembra che la finestra in legno batta, in fatto di ecologia, l'alluminio e il pvc tre a zero.  Le analisi effettuate dal laboratorio del Cert di Treviso Tecnologia, che vanta una specifica esperienza tecnica nazionale nei serramenti, hanno utilizzato la Valutazione del Ciclo di Vita (LCA - Life Cycle Assessement), che è regolata dalle norme ISO della serie 14040, e che prende in considerazione ogni fase dei processi operativi: dalla gestione delle materie prime, all’utilizzo delle diverse componenti di produzione, al trasporto, alle fasi di vita legate all’uso del prodotto, fino alle fasi di fine vita della finestra.

Tre gli indicatori d’impatto presi in esame dall'indagine: GWP100 (Global Warming Potential), ossia le emissioni di anidride carbonica e di altri gas lungo durante tutto il ciclo di vita del prodotto; Cumulative Energy Demand, ossia l'uso delle risorse energetiche; Life Cycle Inventory, ossia l'analisi della quantità d'acqua utilizzata durante le varie fasi di gestione.
Per quanto riguarda ogni indicatore, le performances ambientali della finestra in legno risultano ottimali. Per quanto riguarda le emissioni di anidride carbonica, La finestra in legno, lungo l’intero ciclo di vita - costruzione, utilizzo per cinque anni e smaltimento del telaio, emette in tutto 283 kg di CO2 equivalente, contro i 397 di quello in pvc, e i 392 di quello in alluminio. 
Per quanto riguarda il consumo di energia, la finestra in legno registra un totale 5.290,65 MJ (megajoule) di energia, a fronte di 6.537,27 MJ di quello in pvc, e di 6.041,41 MJ di quello in alluminio.





















La finestra in legno batte quelle in altri materiali soprattutto nel consumo idrico, che è meno della metà: durante il suo ciclo di vita si consumano 2.515,35 litri di acqua, con l’infisso in pvc si sale a 6.221,03 litri, mentre la finestra in alluminio ne consuma 5.153,65 litri. 
Utilizzare il legno, materia rinnovabile, per le finestre, infine, genera meno emissioni e meno consumo per la sua estrazione, trasformazione e smaltimento finale rispetto all'uso di materiali di origine fossile non rinnovabile.

martedì 27 maggio 2014

Wall&Decò, le Carte da Parati Emozionali...


PRESENTA


Wall&Decò è un’ispirazione creativa che gravita in equilibrio costante tra progettazione e 

design, iperrealismo fotografico e grafica, ricerca e immediatezza formale, una fresca 

rivoluzione che travolge e rinnova l’ormai superato concetto di carta da parati e arriva alla 

creazione di soluzioni per il rivestimento murale dallo stile unico e dal forte impatto visivo.


La carta da parati "In Mind" di Wall&decò è protagonista dell'allestimento realizzato da Raw per Lampe Gras in occasione del Fuorisalone 2014. Un dialogo fra oggetto reale e raffigurazione a parete che ben rappresenta lo spirito creativo di Paolo Badesco e Costantino Affuso, fondatori di Raw e designer per Wall&decò.





wall and deco,wallanddeco,wall and deco latina,wall and deco rivenditori,




sabato 24 maggio 2014

REXA DESIGN - NOSKEMA e il CORIAN per il tuo BENESSERE




presenta

collezione FONTE

Fonte propone un modo giovane e disinvolto di vivere la stanza da bagno come ambiente multifunzionale della casa, i cui elementi compositivi si trasformano per assecondare le esigenze di chi ci vive: la seduta rotonda della piccola panca diventa pratica ciotola porta sapone se capovolta, il contenitore scorrevole con ruote è comodo da spostare a seconda della necessità, il portabiancheria è anche porta salviette a forma di ramo stilizzato.



La collezione è composta da vasche da bagno in Korakril™ da collocare a centro stanza o in appoggio alla parete, lavabi totem, lavabi in appoggio o da piani con lavabi integrati, docce (con piatti doccia sopra pavimento), specchiere con mensole e contenitori, tutto in Corian® , abbinati ad accessori in olmo massello, come il separé tra sanitari e zona bagno o le piccole panche; il tutto si ispira alla filosofia giapponese dove, la ricerca di una armonia archetipica, trasforma ogni gesto quotidiano in un rito senza tempo.
informazioni e prezzi: info@noskema.com 
 

 


 

 

 

 


 


 







































rexa design